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  Dal Medioevo della birra ai giorni nostri  


 

È nei paesi centro-settentrionali, e in particolare nei monasteri, che l’evoluzione tecnologica della birra diviene quasi un’arte sin dai primi secoli del Cristianesimo. Dai monasteri poi la sua fabbricazione in Germania diviene sempre più dominio del volgo e si comincia a produrla anche industrialmente.

Inizialmente la birra veniva aromatizzata con ginepro, mirto e varie resine sino a che, nel 1270, si scopre nelle Fiandre il gusto del luppolo che si accompagnava benissimo al sapore del malto d’orzo.

Le popolazioni germaniche hanno sempre avuto un grande amore per la birra tanto è vero che esiste nelle loro leggende anche un mitico re, Gambrinus, al quale si attribuisce l’onore di avere inventato la birra. La sua reale esistenza non è stata provata ma, evidentemente per i maestri birrai è molto onorevole poter raccontare di aver avuto come capostipite un re.

Sia in Scozia che in Inghilterra la birra era conosciuta ancora prima dell’arrivo delle legioni di Cesare e veniva consumata in grandi quantità anche se bevuta schietta soltanto nelle grandi occasioni. Il famoso poema medievale dell’eroe anglosassone Beowulf narra delle grandi gesta di questo personaggio sempre accompagnate da pantagrueliche bevute di birra dalla quale evidentemente traeva forza e coraggio.

Gli inglesi produssero birra in molti modi, sino al 1200, anno in cui il codice di Hywdel Dda ne regolamentò la produzione e il mercato anche a tutela del consumatore.

Si può dire che in Italia l’amore per la birra sia stato ereditato dai barbari che nelle loro scorribande nella fascia settentrionale del nostro paese non potevano farne a meno. Anche in questo caso risaltò la capacità di adattamento dei nostri connazionali i quali capirono che la birra poteva essere prodotta anche da loro anziché subire la requisizione di tutto l’orzo dei campi. Anche la famosa regina Teodolinda legò il suo nome a banchetti dove scorrevano fiumi di birra e della quale fece anche dono a Papa Gregorio Magno.

Mentre nella quiete dei chiostri monastici si studiavano le proprietà ricostituenti, digestive, purganti e depurative della birra, alla corte di Lorenzo Il Magnifico i raffinati sommeliers studiavano le bevande che meglio si accompagnavano ai vari tipi di cibo e, tra queste, anche la birra, elevata così a livello del vino, sempre molto amato dagli italiani.

Con il passare del tempo la birra è andata sempre più affermandosi nel mondo e con le scoperte scientifiche il prodotto è divenuto sempre più sicuro dal punto di vista igienico. Basti pensare al fatto che furono addirittura gli studi di Louis Pasteur nel 1850, a far capire il ruolo che i lieviti avevano nella fermentazione e a dare il via al processo della pastorizzazione

Con lo sbarco degli europei in America arrivò anche la birra nel dicembre del 1620 con i Padri Pellegrini. Gli americani hanno sempre dimostrato di essere dei grandi a livello mondiale e oggi sono i più grandi produttori di birra nel mondo. Infatti ne producono il doppio della Germania e il triplo della Gran Bretagna.
In America oltre alle grandi industrie della birra, esistono anche circa cinquecento microbirrerie con pub annesso, mentre migliaia di americani producono la birra in casa. Si tratta di un fenomeno che sta prendendo piede anche in Italia dove questa bevanda incontra sempre più il gusto dei consumatori a tutti i livelli sociali.

 





 
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